News n.44                                                                                                                                      

L’assessorato alle Attività Economiche del Comune di Catanzaro e il Centro Studi DLM Digital@b MIA Centro di Ricerca e Studi Avanzati per l’Innovazione e la Digitalizzazione nell’ambito del progetto di ricerca OPEN INNOVATION MI@”, nella qualità di partner scientifico dello Sportello Informativo CITY HUB”, presentano:

Il nuovo credito d’imposta formazione 4.0

Aliquote più alte per tutte le imprese ma a due condizioni

Il nuovo decreto Aiuti 2022 ha introdotto novità in merito al credito d’imposta per la formazione 4.0 del personale dipendente. Analizziamo gli aspetti salienti.

Prima di tutto ricordiamo che tale misura è volta a sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale creando o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti necessarie a realizzare il paradigma 4.0.

Le modifiche consistono in un incremento delle aliquote per il credito d’imposta sia per le Pmi che per le grandi imprese. Al tempo stesso, viene ampliata la platea dei costi ammissibili ricomprendendo le spese dei formatori e dei servizi di consulenza connessi alla formazione, i costi di esercizio e le spese generali indirette. Ma affinché le imprese possano beneficiare delle nuove aliquote, devono verificarsi due condizioni.

Le modifiche apportate dal nuovo decreto a questa importante misura di stimolo agli investimenti delle imprese in termini di formazione del personale, consistono in un incremento delle aliquote per il credito d’imposta, e cioè:

  • 70% delle spese per le piccole imprese (massimo annuale di 300.000 euro);
  • 50% delle spese per le medie imprese (massimo annuale di 250.000 euro);
  • 30% delle spese per le grandi imprese (massimo annuale di 250.000 euro).

Affinché si possa beneficiare delle nuove aliquote devono però verificarsi due condizioni:

  1. le attività formative devono essere erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto;
  2. i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle suddette competenze devono essere certificati secondo le modalità stabilite con il decreto stesso.

Qualora non dovessero verificarsi le due condizioni su esposte le imprese possono comunque beneficiare del credito d’imposta ma a condizioni più sfavorevoli e cioè:

  • 45% delle spese per le piccole imprese;
  • 35% delle spese per le medie imprese;
  • 30% delle spese per le grandi imprese.

Si tratta di condizioni più sfavorevoli anche rispetto alla precedente versione della misura.

Spese ammissibili

Le novità riguardano anche le spese ammissibili, anch’esse ampliate rispetto al passato.

Il decreto Aiuti ha infatti esteso la platea delle spese agevolabili alle spese dei formatori e dei servizi di consulenza connessi alla formazione, ai costi di esercizio e alle spese generali indirette strettamente inerenti, anche sostenute nel periodo d’imposta in corso e fino a tutto il 2022.

Riepiloghiamo, qui di seguito, quali sono le spese oggetto delle agevolazioni:

  1. le spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
  2. i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature per la quota da riferire al loro uso esclusivo per il progetto di formazione; escluse le spese di alloggio, ad eccezione delle spese di alloggio minime necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità;
  3. i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
  4. le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette (spese amministrative, locazione, spese generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.

Caratteristiche del credito d’imposta formazione 4.0

È opportuno ricordare alcune delle caratteristiche salienti del credito d’imposta formazione 4.0 in particolare:

  • Il credito d’imposta formazione 4.0 è un beneficio fiscale che si ottiene in maniera automatica nel caso in cui un’azienda realizzi delle attività formative a beneficio dei propri dipendenti su materie a carattere tecnologico e digitale, cosiddette 4.0;
  • possono richiedere il credito d’imposta tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali;
  • la formazione può essere sia interna (un dipendente qualificato forma altri colleghi) sia esterna. Nel secondo caso il formatore esterno dovrà essere un soggetto accreditato, un’Università o un ITS. In alternativa è possibile che la formazione avvenga in affiancamento tra un esterno e un soggetto interno, in qualità di tutor;
  • per ottenere il credito d’imposta formazione 4.0 è necessario essere in possesso della certificazione contabile dei costi sostenuti ed essere in linea con DURC e DVR. Inoltre, le attività svolte dovranno essere giustificate tramite la redazione di una relazione di progetto formativo, piani formativi, registri presenza e attestati di partecipazione;
  • le attività formative dovranno riguardare: vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologia di produzione.

Temi oggetto della formazione 4.0

I temi su cui verte la formazione 4.0 sono:

  • big data e analisi dei dati;
  • cloud e fog computing;
  • cyber security;
  • simulazione e sistemi cyber-fisici;
  • prototipazione rapida;
  • sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (rv) e realtà aumentata (ra);
  • robotica avanzata e collaborativa;
  • interfaccia uomo macchina;
  • manifattura additiva (o stampa tridimensionale);
  • internet delle cose e delle macchine;
  • integrazione digitale dei processi aziendali.

Come si accede

Il credito d’imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelle relative ai periodi d’imposta successivi fino a quando se ne conclude l’utilizzo.

Il credito è utilizzabile, esclusivamente in compensazione, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Scarica qui il contenuto PDF

Presso DLM Digital@b MIA tecnici esperti ed Innovation Manager sono disponibili, dietro appuntamento allo sportello dell’assessorato Attività Economiche del Comune di Catanzaro, a fornire informazioni più dettagliate al fine di cogliere i benefici previsti nella suddetta misura.