enrico_mazzaRipartono gli incentivi della Legge 181/89, gestiti da Invitalia con l’obiettivo di riqualificare le aree di crisi industriale e creare nuovi posti di lavoro. La normativa è stata infatti aggiornata dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 9 giugno 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 3 agosto 2015.

 

Analizziamo gli aspetti più salienti con un’intervista al Nostro esperto Avv. Enrico Mazza.


Avv. Enrico Mazza quali sono le principali novità? Quali programmi sono ammissibili alle agevolazioni ?

Le principali novità è rappresentato dalla finanziabilità anche dei programmi di investimento per la tutela ambientale, il turismo e i progetti di innovazione organizzativa e che la partecipazione al capitale sociale da parte di Invitalia non sarà più obbligatoria, ma potrà avvenire su richiesta dell’impresa.

L’incentivo è rivolto alle piccole, medie e grandi imprese costituite in forma societaria, comprese le società cooperative e la società consortili.

Sono ammissibili alle agevolazioni

  1. i programmi di investimento produttivo;
  2. i programmi di investimento per la tutela ambientale;
  3. i progetti per l’innovazione dell’organizzazione.

I programmi e i progetti devono

  • riguardare unità produttive ubicate nei territori dei Comuni ricadenti nelle aree di crisi industriale complessa o nelle aree di crisi industriale non complessa con impatto significativo sullo sviluppo dei territori interessati e sull’occupazione.
  • prevedere spese ammissibili complessive non inferiori a 1.500.000,00 euro;
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni;
  • essere ultimati entro 36 mesi dalla data di delibera di concessione delle agevolazioni;
  • prevedere un programma occupazionale da realizzarsi entro 12 mesi dalla data di ultimazione del programma degli investimenti caratterizzato da un incremento degli addetti.

Avv. Mazza quali sono le spese ammissibili?

Le spese ammissibili devono essere distinte a secondo del tipo di programma, in particolare:

In riferimento ai programmi di investimento produttivo:

  • suolo aziendale e sue sistemazioni – nel limite del 10% dell’investimento agevolabile;
  • opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali – ammesse nei seguenti limiti:
  •        attività turistiche: spese di costruzione ed acquisto dell’immobile, ivi incluse le eventuali spese di ristrutturazione, nel limite massimo del 70% dell’investimento complessivo agevolabile;
  • per tutte le altre attività; spese di costruzione ed acquisto immobile, ivi incluse le eventuali spese di ristrutturazione, nel limite massimo del 40% dell’investimento complessivo agevolabile.
  • macchinari, impianti ed attrezzature varie;
  • programmi informatici dedicati esclusivamente all’utilizzo dei macchinari, impianti ed attrezzature varie, commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  • immobilizzazioni immateriali (brevetti, etc.) – nel limite massimo del 50% dell’investimento agevolabile;
  • per le sole PMI sono ammissibili anche le spese relative a consulenze connesse al programma di investimento produttivo, ivi incluse quelle inerenti ai servizi per le tecnologie dell’informazione della comunicazione (TIC). Tali spese sono ammissibili nella misura del 5% dell’importo complessivo ammissibile del programma di investimento, fermo restando che la relativa intensità massima dell’aiuto è pari al 50% in ESL.

In relazione ai programmi di investimento per la tutela ambientale sono considerati agevolabili i costi di investimento così come determinati dagli art. 36,37,38,40,41,45 e 47 del Regolamento GBER.

In relazione ai progetti per l’innovazione dell’organizzazione, sono ammissibili le spese e i costi relativi a:

  • personale dipendente limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività del progetto;
  • strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
  • ricerca contrattuale, quali conoscenze e brevetti, nonché servizi di consulenza e altri servizi utilizzati esclusivamente per l’attività del progetto;


Avv. Mazza, immagino che la domanda che tutti le pongono è quella relativa al contributo concedibile.  Quali sono le agevolazioni ?

Le agevolazioni sono rappresentate dal finanziamento agevolato, dal contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e dell’ eventuale partecipazione al capitale,  la somma di questi comunque non può essere superiore al 75% degli investimenti ammissibili, in particolare:

  • Finanziamento agevolato – 50% degli investimenti ammissibili da restituire in 10 anni, oltre un periodo di pre-ammortamento della durata massima di 3 anni. Il tasso agevolato è pari al 20% del tasso di riferimento vigente comunque non inferiore allo 0,50%;
  • Fondo perduto – 25% degli investimenti ammissibili e realizzati nelle aree del territorio nazionale ammesse.

E’ facoltà dell’ impresa proponente richiedere la partecipazione di Invitalia Spa al capitale sociale. In tal caso, l’agevolazione prevista è sempre pari al 75% dell’ investimento ammissibile ma la somma del finanziamento agevolato e della partecipazione al Capitale sociale non deve essere inferiore al 50% dell’ ammontare complessivo delle agevolazioni concedibili.

L’impresa beneficiaria deve garantire la copertura finanziaria del programma di investimento apportando un contributo finanziario, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico, pari ad almeno il 25% delle spese ammissibili complessive.

Avv. Ci può illustrare le modalità di presentazione delle domande e la loro valutazione?

Come per le altre misure gestite da Invitalia le domande di agevolazione, redatte in lingua italiana, devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione nel sito www.invitalia.it. a partire dalle ore 12.00 del 4 aprile 2017.

E’ inutile, puntualizzare che la predisposizione e la presentazione del progetto rappresenta la fase più delicata, in quanto il mancato rispetto di termini, modi e modulistica previsti comporta, l’inammissibilità della domanda.

Le domande di agevolazione, corredate dal piano d’impresa, sono valutate in ordine cronologico di presentazione; la delibera di ammissione o di non ammissione alle agevolazioni è adottata entro 90 gg. dalla data di presentazione della domanda.

L’esame del merito, comprende un colloquio obbligatorio con i proponenti finalizzato ad approfondire tutti gli aspetti del piano d’impresa, è basato sui seguenti criteri di valutazione :

  • credibiltà del soggetto proponente;
  • fattibilità tecnica del programma;
  • programma occupazionale;
  • potenzialità del mercato di riferimento;
  • fattibilità e sostenibilità economica e finanziaria del progetto imprenditoriale.

Avv. Enrico Mazza
Presidente Sezione Servizi Unindustria Calabria Amministratore delegato della M.I.A. Mondo Impresa Azienda società specializzata nella consulenza ed assistenza alle imprese(telefax 0961.777029 – sito: www.miaservizi.it – indirizzo e-mail: info@miaservizi.it) Responsabile della sezione aiuti alle imprese del portale “CALABRIA ECONOMIA” Assistente alla cattedra di diritto commerciale della facoltà di Economia Aziendale dell’Università Magna Graecia di Catanzaro;

  • Componente del Comitato tecnico FISCO E CORPARATE GOVERNANCE  di Confindustria nazionale.

fonte www.calabriaeconomia.it

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